Riapriamo la scuola Girolami. O quasi

Raffaella Leone

E’ un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto quello della scuola Girolami che finalmente riapre le aule dal 13 settembre, come tutte le scuole romane? La risposta a questa domanda di solito dipende dai punti di vista. Per la Girolami no, la risposta è in una apposita ordinanza datata 10 settembre della Presidente della Giunta Crescimanno e nel cronoprogramma messo nero su bianco (e già in ritardo) ufficializzato nelle comunicazioni intercorse tra l’istituto- Dirigente e Consiglio – e i genitori . Mamme e papà intanto si ritrovano nello spiazzo davanti alla scuola, accompagnati dai piccoli destinatari di questo grande affaire non ancora concluso. I bambini giocano e si godono quello che diventerà un giardino (meglio non chiedere ‘quando’) ma hanno l’aria di sapere che cosa è successo alla loro scuola- anche perché sono stati ‘sfollati’ in altri istituti e persino parrocchie dall’aprile del 2019) e di temere che non sia finita.

Perchè in effetti non è finita. Riapre il corpo A del complesso, diviso in tre corpi. Tornano quindi nella sede deputata gli alunni della scuola d’infanzia e della materna statale, tutte le classi della scuola primaria dislocate l’anno scorso nel plesso Gramsci e la seconda C dislocata nel plesso Sanzio. Il corpo B- (mensa, infanzia comunale e altre aule della primaria statale, sintetizza il giornale online Urloweb- riaprirà il 20 ottobre.

Riaprirà davvero? ‘Ad impossibilia nemo tenetur’, di fronte a imprevisti impossibili nessuno può farci niente , mi dice la Responsabile Unico del Progetto mentre illustra le altre migliorìe che verranno: ci sarà un bel giardino, lo spiazzo sarà pavimentato con materiale anti-scosse per far giocare in sicurezza i bambini, i bagni del corpo A già sono stati ripiastrellati .

Massimo La Rocca è il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Margherita Hack, di cui appunto la scuola Girolami fa parte. Ha seguito passo passo la vicenda, ha fatto pressione quanto poteva per far partire e poi proseguire i lavori, oggi è tutto sommato soddisfatto per questa inaugurazione, nonostante la solita burocrazia si sia messa di mezzo a rendere incompleta la festa.

Più che soddisfatti i rappresentanti di giunta e municipio presenti in forze con la presidente della giunta Silvia Crescimanno (nello scambio di saluti scopro che che ha rinunciato a ricandidarsi alla presidenza ma sarà comunque in lista con i 5 stelle alle prossime elezioni come semplice consigliera), l’assessora alla scuola Fabiana Tomassi, l’assessore ai lavori pubblici Valerio Vacchini e il vicepresidente Paolo D’Eugenio.

Nei capannelli si discute del prossimo avvio dell’anno scolastico e del fatto che forse sarà necessario chiamare qualche supplente ‘come in tutte le scuole romane’, e di preoccupazioni molto concrete e stringenti. Manuela e Silvia hanno entrambe due figli alla primaria Girolami. Hanno chiesto il servizio navetta fino a quando, a fine ottobre, non sarà riaperto il corpo B. Non ci sono i fondi, hanno già fatto sapere dal municipio. Pessima notizia soprattutto per Silvia, che già l’anno scorso si è pagata a spese proprie la navetta con la Gramsci. E c’è di più: avevano iscritto i figli alla Girolami con la certezza che i bambini non sarebbero stati separati, ora anche questa certezza vacilla.

Daria è qui con il papà Marco. ‘Non vede l’ora di tornare in classe, lei sì che ne sa qualcosa, dell’odissea della scuola- racconta Marco- era nell’aula accanto quando è crollato il controsoffitto ed è cominciato tutto. Un’odissea che non deve ripetersi, promette il presidente del Consiglio di istituto Guido Gonnella, un vero e proprio mastino in questa vicenda che sembrava irrecuperabile, persa com’era tra lungaggini burocratiche, collaudi rinviati, tempi di attesa dilatati all’inverosimile.

‘Noi non molliamo, c’è ancora tanto da fare, continueremo a vigilare e fare pressioni perchè questa vicenda abbia una completa soluzione’ . Sicuramente bisognerà aspettare le prossime giunte, municipale e capitolina, anche per sapere tra l’altro quando sarà indetta la gara d’appalto per i lavori del corpo C, vale a dire per gli uffici e la palestra. Ma intanto si riparte. Non basta ma consola, come diceva lo slogan pubblicitario di una caramella.

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