Istituto Federico Caffè, troppe domande restano ancora senza risposte

La domanda su che fine farà l’istituto tecnico di eccellenza Federico Caffé- da mesi al centro di una ipotesi di vendita con relativo trasferimento di una parte della scuola non si sa con certezza dove, approda nell’aula consiliare capitolina, preceduta e accompagnagnata dalla mobilitazione di vari comitati,degli stessi insegnanti che hanno promosso una raccolta di firme e di cittadini del quartiere. Oggi é all’esame del Consiglio la mozione presentata dal consigliere di S.I. Stefano Fassina, che appunto chiede lumi sulla sorte futura della scuola, da mesi al centro di una girandola di ipotesi. L’ultimo atto ufficiale risale al giugno scorso, ed é una presa di posizione ufficiale approvata all’unanimità dal Municipio XII guidato dalla pentastellata Crescimanno. ” Il Consiglio del Municipio XII- testuale- ” esprime la propria netta contrarietà al trasferimento di una parte dell’Istituto Federico Caffè”. Indiscrezioni di stampa poi confermate “dall’audizione dei rappresentanti del Bambino Gesù in commissione congiunta scuola/urbanistica ” hanno svelato che il Bambino Gesù – come è noto di proprietà del Vaticano- ha comprato dalla ex Provincia ora città metropolitana gli edifici 1 e 3 del plesso scolastico denominato Federico Caffè. L’edificio 2 -sede dell’istituto tecnico- nella parte che affaccia su Viale di Villa Pamphili è al centro dell’area ed “è stato oggetto di un’ offerta di interesse da parte del Bambino Gesù per rendere più organico il piano di intervento urbanistico volto alla realizzazione di un polo oncologico e di ricerca”. I consiglieri all’unanimità danno mandato alla presidente Crescimanno e alla Giunta municipale di attivarsi per salvare l’integrità del Federico Caffè ed eventualmente predisporre soluzioni alternative che non penalizzino l’istituto.

Tutto nasce dal fatto che in piena vacanza natalizia , il 27 dicembre del 2018, è stato tolto il vincolo di destinazione d’uso scolastica sull’edificio n 2. Il Miur ha la competenza per farlo , ma questo atto é la premessa indispensabile per l’ eventuale vendita dell’ edificio, che viene a trovarsi al centro dell’area di interesse dell’ospedale del Vaticano. La sindaca in una nota diramata per smentire che la dismissione dell’ istituto abbia a che fare con la necessità di far soldi per pagare la Sede Unica di via Ribotta, conferma in pratica la dismissione . “Abbiamo avviato le procedure per valutare la possibilità di poter dismettere l’immobile dell’Istituto scolastico “Federico Caffè” per potenziare l’offerta formativa “ricollocando l’Istituto scolastico nello stesso bacino territoriale, migliorando e riqualificando lo stesso, in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale”. Le procedure di cui scrive la Raggi nella nota sono a ndate avanti? Chi se ne sta occupando? Si é tenuto conto del parere contrario ufficializzato dalla mozione approvata all’unanimità nel giugno scorso? Troppe domande restano senza risposta.

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