Strascico d’estate con il cibo da strada

di Stefania Pastorboni

A metà tra una sagra e una fiera di paese, fa molta allegria questo mercatino del cibo da strada organizzato a piazza Ravizza nel primo week end di ottobre. Sono un’amante delle sagre e quest’estate ne ho molto sentito l’assenza, per cui quando ho subodorato l’esistenza di un qualcosa di simile mi sono subito incuriosita. Presto fatto. Giovedì, dopo una rapida incursione mattutina, a stand ancora mezzi chiusi, ho appurato che la sera stessa avrei potuto già sperimentare qualche specialità. E così è stato: arrosticini. Da asporto. Davvero niente male.

La piazza era animata, la gente educata e composta. La misurazione della temperatura all’ingresso dava una certa tranquillità e poi le persone sembravano molto attente a rispettare le distanze. La paura c’è, ma la voglia di prolungare l’estate è più forte di tutto. L’organizzazione mi è sembrata quasi da sagra maremmana (per il massimo dell’efficienza), gradevole la tipologia degli stand, varia e internazionale l’offerta dei cibi. Dai sapori irlandesi si passa al cibo da strada spagnolo, messicano, vietnamita e poi un profluvio di offerte nostrane, dalla porchetta di Ariccia al pesce fritto, dalle olive ascolane alla “bombetta” della Valle d’Itria. Diciamo che per tutto il week end monteverdini e non solo avranno modo di deliziare il palato senza svuotare le tasche.

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