Il parco Merolli resta aperto grazie ai volontari di Monteverde Attiva e di altre due associazioni

Raffaella Leone

Il pesante lucchetto nero che Giorgio Russomanno- presidente di Monteverde Attiva- tiene in mano mentre illustra a Chiara Montaldo- figura di punta dell’associazione- come fare per aprire, dà l’idea di quello che succederà da qui a settembre: ogni mattina un volontario di M.A. ogni due settimane, aprirà e la sera chiuderà i cancelli del parco, piccola oasi di verde in una zona ipercementata. Il parchetto torna frequentabile grazie anche alla collaborazione di due altre associazioni, il circolo Arci Freddy e l’associazione Amici di Villa Flora/Guardie Ambientali e Zoofile, cofirmatarie di una lettera di collaborazione e successivamente un Patto di collaborazione.

Resta in sospeso il problema della cura del verde- innaffiamenti, eventuali potature ecc, -dovrebbe spettare al servizio giardini municipale, in cronica carenza di personale quindi difficilmente in grado di assicurare controlli e interventi costanti. E l’altra grande incognita: chi terrà pulito il parco? Su questo il municipio non ha competenza, dovrebbe occuparsene l’Ama ma, sebbene il servizio di raccolta rifiuti sia complessivamente migliorato, la pulizia del parco è a rischio. “Non possiamo chiudere gli occhi davanti al degrado, noi sicuramente daremo una mano per pulire, svuotare i cestini ogni tanto. Mettere in piedi una piccola struttura che cura il giardino con 15 volontari coordinati tra loro ( più una riserva per le emergenze che possono sempre capitare) è un impegno che ci siamo assunti e che realizzeremo”, promette Giorgio Russomanno. “Siamo orgogliosi di gestire questo bellissimo punto verde indispensabile per la cittadinanza, e di aver dato una mano al municipio e soprattutto alla cittadinanza”.

Ultimo, ma non ultimo, un altro piccolo problema: c’è un bagno qui? chiede il papà di un bimbo piccolo che avanza ancora incerto sulle gambe. No, non c’è un bagno ma ‘ci stiamo lavorando’, assicura il presidente della Giunta Tomassetti presente a questa specie di inaugurazione. La pattuglia di volontari ‘monteverdini attivi ‘ si mette subito al lavoro, a fine mattinata i sacchi della spazzatura raccolta entrano nella foto di gruppo come indesiderati trofei. E a proposito di rappresentanti municipali, a impugnare la ramazza e darsi da fare è Fabio Bomarsi, assessore alle politiche sociali e alle associazioni. ” Questo piccolo parco, unico spazio verde del territorio, sarà curato grazie a questi volontari splendidi che ci daranno una mano anche nel monitoraggio del parco, che mi sembra importante.

Tra i più attivi, disciplinato allievo di una volontaria senior, c’è David Renka, arrivato in Italia nel 1964 per apprendere le tecniche della fusione del bronzo. Ora ha un laboratorio dove produce e vende ritratti, paesaggi o anche opere con soggetto a richiesta, e ha un suo indirizzo istagam davidrenkasculptor . Claudio, commerciante con il negozio sulla piazza, è un pò la memoria storica di questo luogo: ricorda che negli anni 70 del secolo scorso nel parchetto era previsto un mercato, in realtà mai nato, sostituito da un asilo nido operativo per diversi anni e poi a sua volta sostituito da una ludoteca. La struttura in plexigas è ancora lì, andrà abbattuta perchè abusiva, si salverà invece e sarà riqualificata la parte in muratura ( dove c’è appunto il bagno ora inaccessibile) . E non si tratta di semplice riqualificazione : la nuova struttura ospiterà un Centro di Aggregazione Giovanile. ” Per noi era fondamentale non chiudere questo parco” , spiega Elio Tomassetti polemico con il governo che ha deciso la chiusura dei progetti puc, finanziati con il Reddito di Cittadinanza , con cui si garantiva la pulizia e l’apertura del Parco, e grato alle associazioni del territorio che ora ne garantiscono l’apertura.

“Abbiamo dovuto trovare una stagione- ponte finchè a settembre non avremo l’apertura di un Centro di Aggregazione Giovanile , grazie al bando che il municipio ha fatto e ha vinto con la Regione Lazio. La settimana entrante firmiamo il protocollo di convenzione con la Regione, abbiamo vinto la graduatoria, devo solo firmare la bozza inviatami dalla Regione. Ci saranno i tempi tecnici di erogazione dei fondi eccetera ma a settembre saremo operativi. L’associazione che insieme al municipio gestirà il bando-il Circolo Arci Freddy, scelto con un bando pubblico- aprirà e chiuderà il parco, nel progetto risultato vincente si prevede la possibilità di ospitare spazi di co-working, una sala studio, momenti di incontro, di orientamento al lavoro e altro. Abbiamo il tempo di abbattere la struttura in plexigas e di rendere del tutto agibile la struttura in muratura.”

A fine lavori approfitta delle panchine tirate a lucido Giuliana Zagra, coordinatrice del Laboratorio di lettura ad alta voce di Monteverde Attiva, un gruppo che ha già raggiunto una trentina di associati, e che ogni mese sceglie un filo conduttore nei libri proposti alla lettura, questa volta il tema era Bellezza e Resilienza. Accanto a lei, Mariano Di Tanno, ideatore e ‘padre’ del blog https://lablett.altervista.org utile per restare aggiornati sul gruppo di lettura.

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