Sanità, lavoro, precariato, la Cgil in piazza a Roma: “E’ ora di cambiare strada”

di Elena Pierro

Roma ,ore 10 piazza della Repubblica .L’ atmosfera è quella delle occasioni speciali. Il corteo è come sempre colorato ma in questo caso il ‘rosso CGIL’ si impone, con le bandiere, i cappelli, le magliette e anche i grappoli di palloncini che ondeggiano sullo sfondo di un cielo clemente ,con qualche nuvola e un po’ di vento
Si parte…e ci si incammina verso il Tritone poi Via Sistina, Trinità dei Monti Villa Medici fino all’ affaccio e alla discesa a Piazza del Popolo. Si del Popolo ,quello che oggi convocato da ‘insieme per la Costituzione ‘-a guida CGIL, 100 associazioni laiche e cattoliche – si è riunito per dare inizio con Landini a quella che viene definita una nuova fase di ricostruzione a partire dal rilancio della Sanità Pubblica e non solo.

Non è possibile, né utile ripetere qui il programma dettagliato del piano della CGIL nei diversi campi di intervento apparso sul quotidiano ‘il manifesto’del 23 scorso a firma di Massimo Franchi o i punti ripresi sul giornale online ‘qui monteverde’ a firma di Raffaella Leone, anche in merito alla presa in carico del Forlanini
Difficile anche citare alcuni interventi sul palco senza rendere torto agli altri.. Rete Salute, Articolo 32 , Fondazione Gimbe, Legambiente ,Insieme per la Costituzione FILLEA CGIL. Molti i Sindaci e le Associazioni da tutta Italia. Manifestazione compatta, senza sbavature, un Popolo coeso e cosciente delle le proprie richieste e di quanto siano ‘naturali ‘tanto da non richiedere i soliti interventi urlati o retorici dal palco…finalmente !

Cosa c’è di nuovo,? Provando a sintetizzare il discorso di Landini. . … forse una visione diversa sul come muoversi in un mondo che cambia…una sanità globale fatta di medici infermieri ,di personale delle pulizie e tecnici…di giovani che non devono andare all ‘estero per trovare un trattamento economico adeguato o sfuggire alla precarietà (il loro numero supera quello dell’ immigrazione !) ma vanno formati e valorizzati nelle loro capacità.
Una sanità che attualmente vede l’ esistenza di ben 20 sistemi sanitari differenziati, purtroppo anche ad opera di politiche precedenti non certo di destra ,con i pronto soccorso allo sbando, una sanità che non è in grado di far fronte ai bisogni di ‘tutti’ ma che ha bisogno anche di accettare il cambiamento offerto dalla telemedicina perchè il problema è sempre quello della volontà e delle finalità e non dello strumento in sé .La cura della Sanità e non solo ,va affidata a chi ci lavora.
Lo Stato deve preoccuparsi realmente delle condizioni dei suoi lavoratori e della prevenzione sui luoghi di lavoro ,e dare risposte
in merito ai quesiti specifici nella veste del suoi Ministri e non incontri finti e soprattutto non continuare a tollerare l ‘ evasione (100 miliardi all’ anno ) e il trasferimento delle sedi legali nei paradisi fiscali .Non sempre servono cambiamenti nelle leggi tanto meno nella Costituzione basta applicarle!

Che c’è di nuovo? Che “è ora di cambiare strada” , di non giocare sempre alla contrapposizione a oltranza ma cercare piani comuni di collaborazione tra lavoro industria e quant’altro ,creare una rete sindacale europea comune a tutela di tutti i lavoratori per evitare siano vittime della concorrenza tra Stati , incontro già programmato a Berlino in previsione di un autunno di azioni comuni.
Possiamo farcela raggiungendo i 18 milioni di italiani che non hanno votato e i 15 milioni spalmati su varie forze politiche.
Quello che è certo ,dice sempre Landini è che “non abbiamo bisogno di tavoli per chiedere che esistiamo” e devo ammettere che mi ha riportato il ricordo di quelli che negli anni di lotta per il Forlanini non abbiamo mai ottenuto dalla Regione.
Per inciso lungo il percorso, ma a latere e distante, dopo Villa Medici si è materializzato Zingaretti ,ci siamo fermati e abbiamo rivolto verso di lui lo striscione del Coordinamento.. sorrisi e saluti sono stati reciproci…chi non ha capito cosa??!!!
Comunque tiriamo dritto, il prossimo appuntamento è il 30 settembre per una grande manifestazione di tutte le sigle sindacali e..
Incrociamo le dita.

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