Tra siringhe e spazzatura, il degrado di Villa Pamphilj simbolo di cattiva amministrazione

Non é questione di schieramenti politici, ma solo di buona amministrazione. In questo caso, quella che vigila per evitare il degrado di un parco pubblico molto frequentato anche da bambini, o per lo meno interviene a limitare e se possibile riparare i danni. Villa Phamphilii é abbandonata all’incuria e al degrado, al punto che alcune zone sono potenzialmente pericolose proprio per i bambini. Complici i comportamenti scorretti di chi per esempio la usa per i pic nic e lascia gli avanzi sui prati, o di chi vi ha trovato un luogo confortevole per esercitare il mestiere più antico del mondo. Da tempo l’Associazione per Villa Pamphilj lancia allarmi e segnalazioni che il più delle volte cadono nel vuoto. Ad appena venti metri dalla sottostante area giochi di via di Donna Olimpia- l’ingresso su via Vitellia-aveva segnalato nei mesi scorsi, c’é il rischio di calpestare siringhe, preservativi, e altre sozzurre. La stessa zona era stata bonificata dagli stessi cittadini, l’anno scorso.”Avevamo raccolto 40 sacchi di rifiuti residui” raccontano dall’associazione. Oggi è tornato tutto come prima, o quasi, senza manutenzione e interventi da parte della pubblica amministrazione. “

 “Oltre ai vandali, abusivi, prostituzione, sbandati e drogati, la prolungata assenza di un sistema di controllo all’interno del parco ha creato le basi per un situazione ormai esplosiva” commentava su Roma Today il consigliere del municipio XII e capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Picone. “Nonostante le promesse è preoccupante l’immobilismo e il disinteresse delle istituzioni, con la sindaca Raggi e il M5S del municipio che continuano a fare proclami sulla necessità di ripristinare la sicurezza al suo interno, ma fino ad oggi non sono stati in grado di mettere in atto nessun tipo di intervento concreto”.

L’opposizione- in questo caso di destra- fa il suo mestiere. Certamente non si può dire altrettanto dell’amministrazione capitolina.


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