Il Municipio batte un colpo sulla ztl – fascia verde

Raffaella Leone

Seduta straordinaria del Consiglio municipale , atto secondo. I consiglieri di maggioranza e opposizione sono tornati in aula per completare il lavoro rimasto in sospeso il giorno prima. Non tutti, tra gli eletti: Lega e Forza Italia hanno dato forfait, come del resto il pubblico: a seguire la seduta c’è un solo spettatore, che comunque è rimasto fino alla fine.

Quattro gli ordini del giorno da votare, un tabellone sostituisce la sorpassata ma molto più iconica alzata di mano. Prevedibile l’esito: approvato l’odg della maggioranza, illustrato dal capogruppo Pd Midiri, respinti i tre presentati dalle opposizioni e illustrati dai rispettivi capigruppo e da vari interventi a sostegno. Oggetto, la contestata delibera del Campidoglio che istituisce dal prossimo novembre divieti alla circolazione e al parcheggio delle auto private diesel euro 4 e benzina euro 3 nella Ztl-fascia verde.

Delibera contestata fuori ma anche dentro Palazzo Senatorio, al punto che attualmente è per così dire in revisione. Lo sa anche la maggioranza che guida il municipio: l’odg approvato impegna il sindaco e gli assessori competenti- formula di rito- sostanzialmente a avviare un tavolo con governo e Regione Lazio per gestire insieme l’applicazione del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (la vera madre di tutte queste annunciate rivoluzioni, il piano preteso dall’Europa che altrimenti minaccia sanzioni) , a “rivalutare le tempistiche dell’entrata in funzione dei varchi garantendo una gradualità delle limitazioni” , a prevedere accessi contingentati nella fascia verde con deroghe giornaliere e/o chilometriche, a sollecitare incentivi aggiuntivi per chi per chi dovrà sostituire le automobili. L’elenco degli impegni che si chiedono al Comune è lungo, comprende opere per la mobilità in parte già previste e/o avviate (tram, collegamento Termini-Vaticano-Aurelio, riqualificazione Stazione Trastevere, apertura sottopasso Gregorio XI) in parte da libro dei sogni, come l’auspicato piano di parcheggi per l’interscambio auto private, trasporti pubblici locali e rete ferroviaria interna al Comune, il trasporto scolastico potenziato e l’aumento delle corse Atac.

Molti degli obiettivi su cui l’odg della maggioranza municipale impegna il Campidoglio a darsi da fare vanno nella direzione che Gualtieri , scosso dalle polemiche suscitate dalla prima versione della delibera per la riduzione dell’inquinamento dell’aria. ha già imboccato. E sono obiettivi che l’opposizione’ pensante ‘ del municipio condivide ,anche se puntava in primis alla sospensione della delibera e anche se indica metodi e priorità diversi per il risanamento ambientale. I ruoli sono comunque grosso modo rispettati: le opposizioni fanno opposizione denunciando le incongruenze e le mancanze della delibera ( dati e ricerche documentate alla mano, come nel caso dell’odg di Francesca Severi capogruppo della lista Calenda sindaco) , la maggioranza difende il provvedimento che, si sa già, verrà comunque corretto, non ne chiede la sospensione nemmeno per un giorno, per dire. Ma una eco del disagio che c’è anche all’interno del nostro municipio si coglie nelle parole di Fabio Magrini, Presidente del Consiglio municipale. Lui, della Sinistra Civica Ecologista , è fra i trenta consiglieri comunali e municipali della maggioranza che per primi, agli inizi maggio, indirizzarono una lettera aperta a Gualtieri insistendo sulla necessità di modificare il piano per la riduzione dell’inquinamento “coniugando sostenibilità ambientale e sociale” perchè “I costi e gli effetti della conversione ecologica, che noi per primi vogliamo realizzare, non possono e non devono abbattersi sulla fascia di popolazione con un reddito basso o medio.” La firmerebbe di nuovo, dice, ma di nuovo chiede ” troviamo una soluzione. Insieme, per tutelare la salute e senza penalizzare chi è a basso reddito.”

Restano un paio di osservazioni: le piccolissime crepe nella maggioranza che ha votato compatta il proprio odg si avvertono chiaramente nelle astensioni sugli altri odg: tutti astenuti sull’odg della Severi, 3- astenuti, di cui 2 di liste alleate- sull’odg dei 5 stelle, ancora 3- gli stessi- sull’odg di Fratelli d’Italia. Forse avrebbe giovato sia alla maggioranza che alle opposizioni marciare unite per un interesse comune: risanare l’ambiente senza far pagare il conto ai più poveri.

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