Banchi di sardine nuotano a Piazza S. Giovanni: un grande successo del movimento anti sovranista nato a Bologna
In contemporanea con la piazza di Roma , si sono organizzati flash mob in molte altre capitali europee da Parigi , a Londra e Bruxelles: 25 piazze internazionali e altre sette in Italia. A Roma il movimento delle sardine ha centrato in pieno l’obiettivo di riprendersi la tradizionale piazza della sinistra , riempita di recente dalla Lega di Salvini. Da domani i referenti delle tante piazze italiane si riuniranno per iniziare a parlare del futuro
Luisa Stendardi
![](https://www.quimonteverde.it/wp-content/uploads/2019/12/076-1024x768.jpg)
L’appuntamento era fissato per le 15,00 sui giardini di piazza S. Giovanni, ma già da un’ora prima il centro della città era invaso da centinaia di sardine, giovani e meno giovani che da sole o in piccoli banchi sostavano alle fermate degli autobus munite di cartelli di sardine colorate, sardine di cartone, sardine di plastica , sardine tra i capelli . Alle quattro del pomeriggio di una splendida giornata di sole la vista della piazza dalla statua di S. Francesco era impressionante: un mare di teste giù giù fino all’ingresso della basilica riempiva gli spazi dei giardini e si estendeva ai lati verso gli archi dell’acquedotto . Tanta gente come non si vedeva più da molto tempo, dalle grandi manifestazioni sindacali e dei movimenti di una decina di anni fa. La folla si muoveva da un punto all’altro , con i cellurari pronti a riprendere le sardine più fantasiose, molti cercavano di avvicinarsi al piccolo palco improvvisato da cui arrivava soltanto l’eco delle voci degli oratori: senza un sistema di amplificazione per chi era lontano era impossibile sentire gli interventi. Dal palco sono intervenuti la presidente dell’ANPI Carla Nespolo , il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, ora parlamentare europeo e , tra gli altri, Mattia Sartori il giovane portavoce del movimento bolognese che ha esposto per la prima volta in questa assemblea romana i punti principali su cui si fonda il movimento e dai quali intende partire per capire cosa unisce queste piazze oltre il rifiuto della politica dell’odio e della paura, oltre l’antifascismo e l’antirazzismo.
![](https://www.quimonteverde.it/wp-content/uploads/2019/12/jpgsardsgom-1-1024x576.jpg)
I punti elencati da Sartori non sono un programma politico, non somigliano a nessuna piattaforma, sono un insieme di principi guida; “Chi è eletto faccia politica nelle sedi istituzionali. I ministri comunichino solo attraverso canali istituzionali. Ci sia trasparenza nell’uso dei social network e su chi finanzia le pubblicazioni da parte dei politici. La violenza verbale sia equiparata alla violenza fisica. Abrogare i decreti sicurezza , servono leggi che non mettano al centro la paura” Quest’ultimo punto, che è stato molto applaudito dalla piazza dove erano presenti tante” sardine” nere di pelle , è stato l’unico riferimento esplicito ad un provvedimento di legge , l’unico punto di politica concreta che è stato nominato e attaccato esplicitamente . E’ il presupposto indispensabile per rendere concreto l’antirazzismo di queste piazze che non può continuare a convivere con le palesi discriminazioni contenute nei decreti sicurezza, voluti dal Salvini ministro dell’interno.
Il canto di Bella ciao e anche dell’inno di Mameli si è sentito qua e là nella piazza, molto spiritoso è stato anche il canto intonato da un gruppo di sardine rosse “Avanti popolo alla riscossa , sardina rossa …”
![](https://www.quimonteverde.it/wp-content/uploads/2019/12/jpgsardinepace-1-1024x768.jpg)
La fantasia e la creatività sono state le protagoniste di questa manifestazione . Con grande disciplina le persone che hanno partecipato e che in molti casi non si conoscevano tra loro e provenivano da mondi diversi, si sono ritrovate unite nell’ironia di questo simbolo , che hanno adottato con entusismo: siamo noi, siamo quelli che non abboccano, che non si legano e che non sono più rappresentati dalla politica, ma che esistono, in carne ed ossa e vogliono contare .
Verso sera , al tramonto precoce dell’inverno, la folla comincia a defluire ordinatamente, domani i centosessanta referenti delle sardine , in rappresentanza delle piazze che fino ad oggi si sono riunite contro l’odio, il razzismo, l’antisemitismo e la politica del marketing si riuniranno nel centro culturale Spin time, uno spazio occupato che è anche un centro culturale e che accoglie numerose famiglie italiane e non che non hanno una casa dove vivere. Sarà il primo incontro con le sofferenze di questo paese , sarà l’inizio della ricerca delle ragioni che ci fanno stare insieme , come ha detto Sartori, oltre al sentimento di rifiuto per una politica degenerata in comica farsa.