Europee 2024, Monteverde non ha disertato le urne

Raffaella Leone

Impazzano già proiezioni e dichiarazioni, il Viminale come sempre è in ritardo sui dati ufficiali dell’affluenza alle urne, ma un dato si può dare per certo: all’ombra del Gianicolo e dei Colli Portuensi l’astensione non attecchisce, anzi. Grazie ad una prima ricognizione effettuata da Francesca Severi, capogruppo municipale della lista Calenda sindaco, in alcuni seggi , per esempio al seggio di Villa Pamphili 7 si può dire che si è sfiorato il record dell’affluenza: il 60% dei votanti quando la media nazionale secondo gli ultimi dati disponibili balla intorno al 50% o poco più. Segue a ruota ,con il 57% una sezione della Carlo Forlanini , e via via il seggio di Via Barrili 13 , via Parboni e via Papareschi 53% in ciascuna. Buona anche la prova della Manzoni, da un minimo del 47,1% in un seggio a un massimo del 60 % in un altro seggio, con media del 54% circa.

Maglia nera di questa parziale classifica le 4 sezioni della Federico Caffè, dove però il rappresentante del sindaco non vuole sentire parlare di astensionismo. Vero è che i bustoni di plastica con le schede bianche- portate via prima dell’inizio dello scrutino, secondo le regole- erano abbastanza gonfie, segno che molti monteverdini non si sono presentati al seggio. Ma, osserva, l’astensionismo è una tendenza che ormai è presente da anni, forse solo l’elezione del sindaco a Roma è stata un’eccezione, e poi questo voto europeo, stando alla campagna elettorale, di europeo aveva poco. Se proprio si vuole parlare di disaffezione alla politica, è alla difficoltà di reclutare scrutatori che bisogna guardare, conclude con l’esperienza di chi ha girato in questi anni per diversi seggi.

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