QUI Monteverde

Piazza Scotti: c’è chi dice sì

di Salvatore Nunziata

Con il consenso dell’autore pubblico un commento sulla nuova viabilità in sperimentazione

A qualche giorno dalla messa in esercizio dalla nuova viabilità, mi permetto di segnalarvi che i previsti ingorghi catastrofici ipotizzati dai soliti difensori dello status quo a mio parere non si sono verificati, al contrario la viabilità in piazza Scotti sembra meno caotica e più scorrevole. In risposta ad alcune rimostranze circolate nei vari articoli comparsi non solo su questa testata, segnalo che:
– mai i camion del trasporto merci del supermercato di via Carmignano sono passati per quella via, si sono sempre fermati per lo scarico merci in piazza Scotti, certo il muletto che faceva avanti ed indentro sul primo tratto di via di Monte Verde ora deve trovare altri percorsi, ma forse convincerà la ditta ad utilizzare per lo smistamento in città mezzi piccoli e non TIR ;
– i veicoli dei pompieri e della CRI nelle vie coinvolte nella nuova viabilità hanno sempre avuto grossa difficoltà di transito e ne avranno anche in futuro a causa delle auto parcheggiate irregolarmente su entrambi i lati che i vigili non sanzionano mai;
– a chi dice “alla riapertura delle scuole succederà il finimondo” chiedo di spiegare perché si dovrebbero creare maggiori problemi solo invertendo un senso di marcia, se “caos” ci sarà è lo stesso di ieri, forse i bambini dovrebbero andare a scuola a piedi.


Ricordo inoltre che molte critiche che si fanno a questa viabilità sono in contraddizione con le modifiche del progetto originario richieste, solo qualche mese fa, ed accettate dall’amministrazione.
Rispetto al progetto, che per essere criticato viene attribuito ai 5Stelle, a me risulta fosse stato avviato nel 2008 dal PD con la giunta Bellini, il motivo per cui ora questa forza politica lo disconosce non è nel merito ma solo politica. Analogamente le forze di destra che correttamente voglio portare a livello democratico i malumori di una parte della cittadinanza, non si muovono da forza matura: raccolgono i malumori, vedono cosa succede e solo se sono giuste le rimostranze raccolgono le firme per proporre una alternativa. Si muovono ad impulso immediato solo per cogliere consensi che non poteranno a nulla salvo far credere a chi li ha seguiti che fanno gli interessi della cittadinanza. I veri driver di questa protesta sono i negozianti, notoriamente categoria poco incline al bene comune ma esclusivamente attenta ai propri interessi. In questo caso anche miope nel non capire che una piazza decongestionata e meglio pedonalizzata porterebbe più business. Certo alcune attività della piazza vivono esclusivamente di avventori propensi al parcheggio in doppia file o sui passi carrabili, ma prima o poi bisogna risolvere questo malcostume.

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