“Sono disponibilissimo a un sopralluogo a piazza Forlanini con i rappresentanti dei comitati di quartiere, ancora non mi è arrivata nessuna comunicazione in proposito, ma confermo, basta farmi sapere la data”.
L’assessore Galletti- trasporti, mobilità e politiche ambientali- deve averci fatto il callo ad essere chiamato in causa quando un intervento del municipio suscita critiche e proteste degli abitanti della zona interessata. Questa volta, a parte la sempiterna questione piazza Scotti, la critica si appunta su piazza Forlanini. Sono in corso importanti lavori di rifacimento, e a quanto si sa la pavimentazione prevede ghiaia e sassi , non proprio quello che sarebbe adatto ad uno spazio pubblico frequentato anche da mamme con passeggini e disabili in carrozzina.
“Ci saranno dei vialetti pavimentati per facilitare l’accesso e gli spostamenti”, chiarisce subito Galletti, seguo personalmente i lavori. L’architetto Vannelli, responsabile per il dipartimento ambiente del municipio, mi ha comunicato che la fine lavori è prevista per inizio marzo e il ritardo è dovuto da alcuni cambiamenti che ci sono stati in corso d’opera tra cui la sostituzione dei giochi (saranno più grandi) , la cancellata esterna più alta e quella confinante con la scuola”.
Hanno ricominciato a lavorare da poco, prima si vedeva solo qualcuno che prendeva le misure, forse erano i tecnici del municipio, ma i lavori erano fermi, mi dice Elisabetta. Lei viene qui dal 1974, ora é venuta a prendere i nipoti che frequentano la scuola confinante con ,lo spiazzo. Nel piccolo parco della scuola il sopralluogo c’è già stato, presente lo stesso Galletti.
Elisabetta é d’accordo con chi critica la pavimentazione a ghiaia e sassi, ma è entusiasta per la cancellata installata, che circonderà la piazza quando sarà riaperta al pubblico. Prima lo spiazzo era pericoloso- commenta- i bambini che giocavano rischiavano di finire sotto le macchine che passano continuamente intorno alla piazza.
“Stiamo riqualificando l’intero quadrante, i lavori interessano anche via Ramazzini e le zone circostanti”, aggiunge Galletti. Non resta che aspettare la primavera e continuare a segnalare quello che non va nella speranza di essere ascoltati.