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Non chiude il rifugio notturno per senza tetto di Via Ramazzini. Tomassetti: potenzieremo gli interventi

Raffaella Leone

Il rifugio notturno per senza tetto di Via Ramazzini non ha chiuso il 31 marzo, come originariamente previsto dal ‘piano freddo’ comunale. E non chiuderà nei prossimi mesi. Anzi, sono in progetto importanti novità, con fondi già in bilancio. Merito- in questo caso bisogna riconoscerlo- della nuova giunta del nostro Municipio, che ha subito colto l’opportunità offerta dalla recente delibera capitolina che ha prorogato l’intero progetto di accoglienza/assistenza per i municipi che ne facciano richiesta, a condizione- inevitabilmente- che le richieste siano compatibili con le casse comunali. Così a via Fabiola dovrebbero arrivare 60mila euro- prima erano 40mila- per realizzare un progetto idealmente ma anche concretamente ambizioso.

Lo illustra in una nota lo stesso presidente Tomassetti: “L’impegno del Municipio XII è quello di investire molto sulla integrazione delle persone in difficoltà attraverso aiuti e assistenza ai senzatetto presenti sul territorio. Sin dall’inizio della legislatura, quindi, abbiamo insistito molto per la realizzazione del “Piano freddo” che è stato attuato a partire dal mese di dicembre 2021 e fino al 31 marzo 2022. L’esigenza di un letto e un pasto da fornire alle persone meno fortunate ci ha spinto a chiedere ulteriori fondi al Dipartimento, e siamo riusciti a prolungare i centri notturni per i senzatetto fino al 30 aprile 2022.
Il nostro impegno, inoltre, continuerà anche successivamente, a far data dal 1 maggio, con un servizio di assistenza che interesserà l’intera giornata di 24 ore, poiché l’integrazione attraversa tutta la sfera di attività dell’individuo, e la somministrazione di pasti e posti letto è solo l’inizio di un progetto molto più ampio e articolato. E’ una vera e propria rivoluzione nell’assistenza nel nostro territorio.”

Svanita, ammesso che sia mai esistita, la convinzione che Monteverde sia un quartiere che non ha sacche di povertà, si tratta ora di dare contenuto anche pratico alle parole accoglienza e assistenza. ‘ Far diventare meno invisibili i bisognosi che vivono in mezzo a noi’, mi dicono a una voce Maura e Massimo, i volontari in turno della Croce Rossa Roma capitale, ente privatizzato che gestisce il rifugio nottturno di Via Ramazzini. Ora gli ospiti sono 15, le regole anti covid impongono restrizioni severe . Alle otto e mezza di sera tutti sono già nelle rispettive casette, hanno cenato, nei vialetti si attarda solo una signora diretta alle docce. Non c’è più il freddo intenso dei primi giorni di aprile, e già questo è un conforto. Il resto ora è nelle mani del municipio e nella capacità di tener fede agli impegni.

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