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“Mi mancano i compagni , la connessione un vero problema”. Didattica a distanza, parlano gli studenti

Rispondono Barbara B., prima media alla Margherita Hack, e Francesca B. , quinta elementare alla Giorgio Franceschi.

Come vi trovate a studiare a distanza?

Barbara: Non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione simile, che la mia vita potesse cambiare così tanto a causa di un virus. Da una parte mi dispiace non andare più fisicamente a scuola, dall’altra ci sono tanti vantaggi e novità. Ora passiamo molto tempo al computer, non solo per studiare ma anche per comunicare con i nostri amici e parenti.

Francesca: La cosa che mi piace di più è stare più vicina ai miei genitori e poter mangiare a casa anche a pranzo (la cucina di mamma è molto meglio di quella della mensa scolastica). E poi possiamo svegliarci un’ora più tardi visto che cominciamo le lezioni alle 10.00. Mi manca però la ricreazione con i miei compagni, le lezioni di pattinaggio, e anche i capricci e il casino fatto dai miei amici.

Come vi siete trovate a studiare via web?

Barbara: Non ho avuto problemi perché già facevamo molte ricerche con il computer e avevo anche imparato a scuola a usa Power Point. Solo Word non mi piace molto. Il vero problema è la connessione: qualche volta non funziona bene e quindi perdiamo molto tempo per collegarci tutti. A volte sentiamo le voci a scatto.

Francesca: Sono contenta perché ora ho un computer tutto per me! Ma non tutti i miei compagni ce l’hanno e lavorano con il tablet o il cellulare. All’inizio usavamo WhatsApp, ma ora anche ci colleghiamo con Zoom. Io ho anche fatto la mia festa di compleanno con Zoom: c’erano tutti i miei compagni e anche molte maestre!

Ma ora studiate di più o di meno?

Barbara: Veramente mi sembra che studiamo tantissimo, perché oltre alle tre ore ogni mattina, ci sono spesso una o due ore nel pomeriggio. E poi ci tocca fare i compiti che sono sempre tanti.

Francesca: Mi sembra che studiamo di più, perché non c’è pausa tra una lezione e l’altra. 

Come funzionano le verifiche e le interrogazioni?

Barbara: Le verifiche le facciamo via Google moduli con crocette e risposte multiple, oppure con Word a risposte aperte. Alcune ricerche le ho fatte con Power Point. Per i disegni o le tavole di tecnica  facciamo le foto dei nostri lavori e le spediamo via mail ai professori.  Le interrogazioni si fanno con zoom, davanti a tutta la classe. I compiti ci vengono assegnati sul registro elettronico, come prima del coronavirus, così come i voti.

Francesca:  Anche noi facciamo le interrogazioni via Zoom, i compiti li correggiamo insieme e le mappe o i disegni li fotografiamo con il cellulare o li scannerizziamo per poi inviarli anche con WhatsApp. Per storia e geometria abbiamo anche sperimentato due cose nuove: la prima è stata che un nostro compagno ha fatto lui la lezione (ed è stato molto bravo, anche perché parlava semplice come noi e abbiamo capito tutto); la seconda è stata un esperimento sul Pi greco che abbiamo dovuto fare con una lattina e uno spago, facendoci riprendere con un video e poi inviandolo alla maestra.

E se vi dicessero che il prossimo anno dovete scegliere se tornare a scuola o continuare a studiare da casa, voi cosa scegliereste?

Barbara: Io preferisco tornare a scuola, in classe con i miei compagni, poter uscire e andare a Villa Pamphilj, e prendere il pullmino.

Francesca: Non saprei… Ma posso pranzare tutti i giorni a casa mia?

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