QUI Monteverde

Il tram 8 rinascerà a primavera

Raffaella Leone

Avevamo capito male: serviranno nove mesi e non sei per ripristinare le corse del tram 8 che tra cigolii e sobbalzi comunque ci assicurava di raggiungere il centro città in tempi umani e non storici. ‘ A partire da luglio, la prima fase di lavori durerà 6 mesi, dal capolinea di Piazza Venezia fino a Piazzale Flavio Biondo’, si legge nel comunicato messo in rete dal presidente della giunta Tomassetti . Curato e assicurato quel tratto , che comprende anche via Induno e via Marmorata, ci si dedicherà alla linea che arriva al Casaletto. ‘Dureranno tre mesi i restanti lavori che coinvolgeranno le aree di Gianicolense e Largo Ravizza’. Insomma, l’8 rinascerà tram a primavera e- perdoni il grande Cocciante- tutti speriamo che non ci sia un ‘oppure diverrò..’. Non ci servono gabbiani da scogliera, meno che mai se non distinguono uno scoglio da un cassonetto della spazzatura .

L’assessore capitolino alla mobilità Eugenio Patanè

‘Ma noi non abbiamo mai parlato di sei mesi’, mi dice freddamente l’assessore capitolino Eugenio Patanè, protagonista assoluto, tranne la particina di un dirigente Atac, dell’incontro pubblico promosso dal municipio e titolato IL FUTURO DEL TRAM 8: SVOLGIMENTO DEI LAVORI E TEMPI. L’assessore alla mobilità della giunta Gualtieri illustra con competenza e qualche tecnicismo di troppo il perchè e il percome dei lavori, con l’aiuto di una diapositiva mostra il tracciato interessato, abbonda nel fornire indicazioni e dati ai numerosi monteverdini riuniti nella sala del Consiglio, qualcuno seduto eccezionalmente al posto dei consiglieri, vista la corposa assenza dei legittimi titolari della poltrona.

Patanè assicura che ci saranno veri e propri autobus (non i minibus, per intenderci) sostitutivi: messo per iscritto nel comunicato di Tomassetti : ‘nel periodo estivo, 22 dal lunedì al venerdi, 16 il sabato e 12 la domenica. Da settembre avremo invece nei giorni feriali 28 navette-bus, 18 il sabato e 12 la domenica. La frequenza prevista nelle ore di punta sarà di 4 minuti’ . E qui il vero problema- anche volendo credere alla frequenza prevista- è che i bus dovranno per forza immettersi nelle corsìe laterali di viale Trastevere, non proprio ad alto scorrimento.

Il tram a Piazza San Giovanni di Dio

‘Comprendiamo i possibili disagi che potrebbero venire a crearsi, ma da troppo tempo la linea aspetta questo importante tipo di lavori. Alla fine avremo un servizio più sicuro, efficiente e nuovi mezzi di nuova generazione più confortevoli’, argomenta il Municipio.

Francesca Severi capogruppo lista Calenda

Tutto è programmato, eppure ci sono diverse domande, a cui dà voce Francesca Severi, la capogruppo a via Fabiola della lista Calenda presente in aula con il collega Petroli di Fratelli d’Italia . Patanè non si sottrae, neanche quando la Severi fa notare che essendo la capienza degli autobus ridotta rispetto al tram, il servizio di fatto è dimezzato. Non si possono mettere più navette, obietta, con il rischio di intasare la Gianicolense . Resta nel vago l’assessore e resta in sospeso la questione, posta sempre dalla Severi , di dove depositare i tram ora in circolazione, che certo non possono restare sui binari , esposti a vandali e intemperie. Il Campidoglio un ‘rifugio’ l’ha individuato, ma per sicurezza per ora non lo rivela. E infine, quando entreranno in circolazione i nuovi tram? Le gare hanno i loro tempi, secondo Patanè probabilmente li vedremo in circolazione entro la fine del 2024, alla vigilia del Giubileo.

Già, il Giubileo: non sembri blasfemo, ma se il Campidoglio non attuerà un rigido controllo sullo stato e l’avanzamento di lavori e non vigilerà sul cronoprogramma , i monteverdini potranno affidarsi solo alle pratiche giubilari. Compreso il pellegrinaggio . A piedi.

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