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Da monumento nazionale a zona ad alto degrado, la sorte (non) inevitabile di Ponte Bianco

‘E pensare che è un monumento nazionale’. E’ più che sconsolato, Ennio Diaferia, titolare dell’edicola all’angolo con via Massi. Non ce l’ha con i tanti emarginati che hanno eletto a domicilio questa zona. ‘Si siedono sul muretto, specialmente la sera, urlano, bevono, fanno casino’. Ce l’ha con le istituzioni, che non fanno niente per trovare a queste persone una sistemazione più dignitosa; ce l’ha con L’Ama, che in tanti anni che lui è qui è passata solo 2 o tre volte a raccogliere le bottiglie che si accumulano nei piccoli contenitori interni al parapetto, ‘che è anche pericoloso, qui sotto ci passano i binari. E dall’altra parte della strada è pure peggio’.

Sull’altro lato della Gianicolense, dietro le canne e le sbarre, si intravedono coperte e giacche a testimoniare un vero e proprio bivacco, non al riparo bensì ai margini dei mucchietti di spazzatura. La questione è arrivata sin nella sala consiliare del Campidoglio, dove il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo ha indirizzato alla sindaca e alla giunta capitolina un’interrogazione sul degrado dell’area. Il consigliere denuncia addirittura la presenza di’ di due discariche e di due dimore abusive con relative latrine a cielo aperto’, e segnala i bivacchi quotidiani di quelli che definisce ‘soggetti non meglio identificati’ che vanno in giro -in tempi di covid- senza mascherina , in più il deposito di ‘materiale di dubbia provenienza’.

Il degrado è innegabile, al di là delle simpatie o antipatie politiche. E non lo negano- ciascuno con un proprio linguaggio- nè l’assessora Marianovella Terribili nè i rappresentanti delle varie opposizioni, a cui ho chiesto delle note scritte che qui riporto integralmente. Personalmente, apprezzo chi non si limita alla denuncia ma propone qualcosa di realialistico e fattibile. Mi sembra chiaro comunque che bisogna aspettare tempi migliori.

Maria Novella Terribili Assessore ai rifiuti e decoro urbano, Municipio XII.

La situazione intorno a Ponte Bianco è delicata, poiché molto degrado è dato dalle persone senza fissa dimora, che purtroppo spesso, sono dediti all’alcool creando problemi lasciando sporcizia di ogni tipo.

Abbiamo iniziato con un approccio molto soft per quanto riguarda queste persone, ad esempio su Via Pascarella di concerto con la Polizia Locale stiamo trattando per vedere se si riesce a portarli in una struttura adeguata. Allo stesso tempo una volta a settimana con AMA, puliamo tutta l’area.

Lo stesso a Piazza di San Pancrazio dove, sempre con AMA, POLIZIA LOCALE, SERVIZIO GIARDINI e POLIZIA DI STATO, è stata ripulita e sgomberata tutta l’area sono state tolte le cespaglie, tagliato gli alberi infestanti e stiamo valutando con Monteverde Attiva il modo migliore per riqualificare il sito e renderlo fruibile e decoroso.

Per quanto riguarda Piazzale Dunant, oggi ,giovedì 25 febbraio, la Polizia Locale del XII^ gruppo, insieme agli assistenti sociali sono andati a parlare con i senza fissa dimora per trovare una soluzione che dia un pó di dignità a queste persone e allo stesso tempo, più tranquillità ai cittadini residenti.

Va detto, ad onor del vero, che la situazione nella zona di Ponte Bianco si protrae da quindici anni, alcuni interventi erano già stati effettuati, ma ,sino ad ora il problema si è sempre ripresentato.

Elio Tomassetti, capogruppo pd Municipio XII

La vicenda della mancata pulizia e gestione dell’area di Ponte Bianco è annosa e mai seriamente affrontata dalla attuale amministrazione. A parte interventi spot di pulizia, non si è mai cercato di tutelare veramente i residenti, i commercianti di prossimità (penso soprattutto all’edicola) e il valore di un bene di pregio storico del nostro territorio. Con la consigliera Alessia Salmoni abbiamo segnalato varie volte lo stato di abbandono, ma occorre pensare a soluzioni più profonde : uno studio con ferrovie per rendere l’area di interesse, maggiori controlli e interventi di pulizia periodici e calendarizzati.

Giovanni Picone e Marco Giudici, consiglieri della LEGA al Municipio XII rispettivamente capogruppo e vicepresidente del Consiglio del Municipio XII

La situazione di Ponte Bianco è estremamente grave perché il degrado regna sovrano perché la maggioranza e le Giunte grilline si sono disinteressate del problema per tutta la consiliatura.

Chiediamo un intervento risolutivo perché Monteverde non merita questo. L’assessore competente si dimetta.

Gianni De lucia, consigliere Forza italia Municipio XII

Sono anni che le amministrazioni si confrontano con il degrado di P.le Dunant senza riuscire a risolvere in via definitiva il problema. I palliativi messi in campo dalle precedenti Giunte, perlomeno, avevano arginato il dilagare del problema.
L’attuale Giunta, invece, non conoscendo il territorio si è trovata a gestire il fenomeno degli homeless solo quando questo è esondato nelle vie limitrofe del quartiere Monteverde.
Se si pensa di risolvere il problema mandando i Servizi Sociali per convincere i senzatetto a ricoverarsi presso strutture dedicate si fa un grossolano errore dimostrando incapacità e inadeguatezza e mancanza di conoscenza del ruolo che si “occupa”.


Spesso, quasi sempre, queste persone rifiutano qualsiasi aiuto.
Bisogna urgentemente intraprendere un azione sinergica con Ferrovie dello Stato proprietaria dell’area sottostante Ponte Bianco, quella che va dalla Stazione Trastevere a P.le Dunant per procedere ad una bonifica. Bonifica da effettuare al netto di derive demagogiche per restituire decoro e dignità. Nel contempo bisogna mettere in campo un progetto di riqualifica dei manufatti che insistono nell’area ferroviaria in modo che questi non possano più essere rioccupati.
Se ci si limita a una semplice bonifica, come effettuata pochi anni fa, la situazione tornerà dopo poco tempo ad essere quella odierna. Purtroppo la Giunta Crescimanno è venuta a conoscenza del problema solo quando questo si è manifestato nelle vie del quartiere dopo anni di incubazione nel livello sottostante. Problema che ci candidiamo a risolvere e che dovrà essere inserito tra le linee programmatiche della prossima governance del Municipio.

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