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Covid, la confusione è grande sotto il cielo. Tutto quello che non si è fatto per arginare l’epidemia

di Francesca Anna Perri, Dirigente Medico Emergentista,( recente pensionata)

La situazione dell’epidemia è sotto gli occhi di tutti, i contagi aumentano di giorno in giorno, come era prevedibile, nel momento in cui si sono allentate tutte le misure di sicurezza, nonostante la campagna vaccinale, che ha raggiunto il 90% della popolazione italiana, con le due dosi e il 30% con la dose chiamata “booster” ( che significa letteralmente di mantenimento o di richiamo).
La mia opinione è che si sia fatta una pessima campagna di informazione sia sull’epidemia, sia sui vaccini. E’ stato detto di tutto e il contrario di tutto, dal: “No questa roba qui non arriverà mai in Italia”, vedendo le immagini dalla Cina a Gennaio del 2020, al “virus è clinicamente morto” Giugno del 2020, e sempre a Giugno 2020 ” non avremo nè seconda, nè terza ondata”, sommessamente vorrei ricordare che siamo alla quarta ondata!
Sui vaccini, poi: alla loro comparsa nel Dicembre 2020, grazie ai progressi della Scienza e della Ricerca, che è stata avviata in tutto il
mondo occidentale con fondi pubblici, vorrei ricordarlo, ma che ha visto fondamentalmente solo 3 case Farmaceutiche portare a termine un vaccino, case farmaceutiche che si sono anche fatte la guerra tra di loro. Peraltro, anche qui la campagna di informazione è stata non proprio ottimale. Astra-Zeneca, un vaccino prodotto con metodo classico con adenovirus attenuato, su cui si è fatta una confusione a dir poco macchiavellica , prima destinato agli over 60, poi anche agli under 60, e di cui sono stati riportati gli eventi avversi proprio negli under 60, anche evidenziadoli oltremisura! Quindi stop ad Astra- Zeneca, ma si è proceduto speditamente con Pfeizer e Moderna, vaccini nuovi, a mRNA, la novità assoluta, ma i cui studi erano in corso da anni, per creare un vaccino contro il cancro (2008) e addirittura ancora prima contro l’HIV (2001).
Ma anche su questi vaccini si è fatta una campagna che ha creato non pochi problemi alimentando le diffidenze dei No-Vax, dei Ni-Vax e dei tanti dubbiosi, anche fra i tanti operatori sanitari che qualche domanda se la sono posta, e che sono stati sospesi dal servizio per non essersi vaccinati. Al di là dei casi eclatanti e certamente in malafede riportati sui giornali, quale è il caso del medico dentista, presentatosi col braccio finto al silicone alla vaccinazione, e di una infermiera e un OOSS, che hanno preferito morire, prendendo il Covid, piuttosto che vaccinarsi, la stragrande maggioranza della popolazione italiana , compresi i Sanitari, ha scelto responsabilmente di vaccinarsi, per proteggere se stessi , la propria famiglia, la collettività.


Però, però, però, sui vaccini è stato detto davvero di tutto : la promessa dell’immunità di gregge, mentre solo a fine Ottobre 2021, il Prof. Brusaferro, capo del CTS, ha detto che l’immunità di gregge con questi vaccini non si sarebbe ottenuta. E’ stato detto che i vaccini erano immunizzanti e che quindi impedivano il contagio (giugno 2021), adesso si è visto che i vaccini non sono immunizzanti, e quindi cambio di strategia comunicativa : i vaccini evitano la malattia grave e quindi l’ospedalizzazione. Benissimo, ma anche questo ha creato a mio avviso, diffidenza negli irriducibili No-vax e dei Ni-Vx, ma anche nei no-greenpass, per i quali il green-pass stesso è stato vissuto come un obbligo camuffato.

Il governo, d’altro canto, definito impropriamente dei migliori, non ha fatto quello che era necessario fare, a cominciare da lockdown più o meno mirati, a seconda delle zone dove i numeri del contagio erano più alti, fino ad arrivare ad un lockdown generale, se la situazione si prospettava come non più contenibile. Non ha voluto imporre l’obbligo vaccinale, non ha imposto l’obbligo delle mascherine FFP2 nei luoghi chiusi, non ha assicurato la possibilità di fare un tampone molecolare in tempi ragionevoli, non ha garantito la fruibilità gratuita nè delle mascherine FFP2, nè dei tamponi antigenici, non ha implementato la Medicina del territorio, non ha implementato i posti-letto, non ha implementato il personale Sanitario in base al fabbisogno di Salute della popolazione, non ha implementato i trasporti pubblici, non ha incentivato lo smart-working, non ha aumentato il numero delle Classi nelle Scuole e adesso si ripone il problema della DAD, che sappiamo essere deleteria per i giovani, dal punto di vista psicosociale. Insomma questo governo ha sempre e solo proposto delle soluzioni per tamponare il danno, ma niente di risolutivo, anzi!

La comunicazione andava fatta con sincerità : Signori, questo è un virus nuovo, che non conosciamo, che ha fatto il salto di specie, che come tutti i virus tende a mutare, per la sua stessa sopravvivenza, vi assicuriamo che tutto il mondo scientifico lo sta studiando e man mano che arrivano i dati e le informazioni , vi aggiorneremo. Intanto servono tutte le misure : il Tracciamento, il Tamponamento, il Trattamento, la Vaccinazione, il Distanziamento, la Mascherina (chirurgica all’aperto, ma FFP2 al chiuso e nei luoghi affollati), l’ Aerazione dell’ambiente, la Sanificazione dell’ambiente, l’Igiene, senza allentare nulla quando le cose sembrano migliorare!

Io da medico Emergentista, che si è adoperata oltremisura nelle 3 ondate Covid e anche all’inizio della quarta, perchè adesso fortunatamente in pensione, penso a tutto il Personale Sanitario che ancora si trova a fronteggiare l’epidemia con armi spuntate e sotto perenne stress, con l’aggravante di aggressioni, visto che le persone si sfogano col primo che capita a tiro, senza capire che quel qualcuno si sta adoperando per la collettività.

Francesca Anna Perri, Dirigente Medico Emergentista,( recente pensionata)

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