QUI Monteverde

Cambia faccia la collina di Monteverde

Le buche di via Dall’ongaro sono le stesse, intorno, invece, è cambiato tutto. Piano piano la collina Bassi, o collina Monteverde, si prepara a cambiare faccia tornando ad essere un gioiello verde tra i palazzi che la costeggiano fino a via Sterbini, giù a Trastevere.

Anzi, è proprio a via Sterbini che ora si lavora per completare il molto che è già stato fatto. Sono state interrate le vasche che raccolgono l’acqua che scorreva giù e inzuppava il terreno. Le stesse vasche- si è scoperto durante i lavori che erano ben sei i punti da risanare- ora sono collegate a un tubo che convoglierà l’acqua alla fogna cittadina e assicurerà che il terreno resti asciutto. Manca solo il muro di contenimento alla base della collina, ma dovrebbe essere pronto prima di Natale.

I muri di contenimento in realtà sono due, l’altro proprio sul versante di via Dall’Ongaro, sulla destra scendendo dalla scala. Sarà un muretto in mattoni- alcuni ne sono rimasti a testimonianza di un passato non rimpianto- e probabilmente sarà completato entro la fine della settimana prossima.

Intanto ha cambiato faccia la scala di legno che sale verso via Saffi. Le tavole marcite sono state sostituite, di più non si poteva fare- l’ingegner Sani, direttore dei lavori per il Campidoglio, lo aveva chiarito fin dall’inizio dei lavori: non ci sono soldi per rifare la scala in pietra e meno che mai per farla in marmo. In ogni caso la scala ora è meno pericolosa.

Un problema di fondi mancanti però c’è ancora, anche se riguarda una rifinitura, non un intervento di consolidamento. Che fare della lunga striscia di sterrato che ora corre lungo la rete che chiude- o dovrebbe ( in realtà c’è un varco abusivo ma comodo e tutto sommato non pericoloso) il cantiere? Farne un’aiuola, un altro muretto, o cosa? Anche questa volta è l’ingegner Sani a chiarire che ogni ulteriore intervento dipende da eventuali risparmi di cantiere e comunque deve essere autorizzato. E visto che i lavori potrebbero finire prima della data prevista- il 21 dicembre, come correttamente informa il cartello (mica è piazza Scotti!) non si può escludere un supplemento d’opera.

Un pò di lavoro resta da fare, soprattutto per la sistemazione del belvedere di via Podulack, finora utilizzato come area di deposito del cantiere. In gran parte è già stato sgomberato, il resto lo farà Giancarlo, giardiniere volontario e occhio di falco sui lavori sin dal primo giorno. “Hanno fatto un lavorone, sono stati bravi e rapidi” , mi dice spiegandomi nel dettaglio quel che resta da fare. Lui finirà di ripulire il belvedere, risistemerà il prato e intanto ha allestito presepe e albero di Natale in un angolo dello spiazzo. Ride quando gli dico che dovrebbe mandare la fattura al Comune. “Mi direbbero: ma chi ti ha chiesto di metterti in mezzo?”. Il fatto è che lui qui si sente a casa.

Quasi tutte le foto che illustrano l’articolo sono di Carlo Italico Giovannotti

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