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Al Forlanini la Direzione Investigativa Antimafia, in affitto nel padiglione R che sarà ristrutturato

Raffaella Leone

La giunta di destra-centro della regione Lazio presieduta da Francesco Rocca ha approvato uno schema di accordo con la Direzione Investigativa Antimafia per ‘la concessione a titolo oneroso di una porzione di immobile– citiamo testualmente dal quotidiano romano Il Tempo di sabato 15 aprile- dell’ ex ospedale Carlo Forlanini da adibire a nuova sede del Centro operativo Dia di Roma che verrà ubicato all’interno del padiglione R dopo la ristrutturazione. La notizia è anche nelle pagine romane del Corriere della sera, e vale la pena di riportare anche le motivazioni, esposte in un comunicato della Pisana non tutto virgolettato ma evidentemente ufficiale visto che il testo dei due quotidiani coincide alla lettera. “Con questo atto la Regione Lazio intende offrire un segnale forte alla lotta contro tutte le illegalità e le mafie, concedendo alla Dia un’ulteriore sede operativa”.

In puro burocratese- stesse parole nei due quotidiani- “l’accordo definisce anche le modalità di una collaborazione istituzionale, amministrativa e tecnica, finalizzata all’elaborazione del progetto di riqualificazione con oneri a carico del bilancio regionale, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili e sulla base degli esiti prodotti dallo studio di fattibilità”. Una volta riqualificato la Regione stabilirà il canone di affitto.

In effetti ci mancava, la Dia, nella sarabanda di ipotesi e proposte più o meno fantasiose sul riutilizzo del Forlanini cui ci aveva abituati la Giunta Zingaretti. Non che cambi molto, rispetto al più generico ‘forze dell’ordine’ che per qualche tempo ha guidato la classifica delle soluzioni indicate per il riutilizzo dell’ex ospedale (proprio Il Tempo riferisce di un ‘atto di indirizzo ‘ stilato nel luglio scorso, quando le elezioni regionali svoltesi il 22 e 23 febbraio di quest’anno erano di là da venire e Zingaretti era pienamente in carica) . Resta il fatto, desolante, che nemmeno questo accordo tra Regione e Dia fa luce sul futuro dell’ex ospedale, anzi lascia tante domande: è tramontata l’ipotesi del Bambino Gesù? O in parte resta in campo? La riqualificazione con oneri a carico del bilancio regionale di cui parla la Pisana riguarda solo il padiglione R o anche altre parti del Forlanini? Che ne è della Rsa e della Casa della salute su cui faticosamente sembrava si fosse raggiunto un accordo? O restano in piedi tutte le ipotesi, e si fa, come in finanza, uno spezzatino cedendo rami d’azienda, ammesso che sia possibile) ? Finora, amara constatazione, tutto è sembrato possibile. Tranne, a quanto pare , ascoltare i cittadini che chiedono che il Forlanini torni ad essere un luogo di cura, presidio della sanità pubblica prima di tutto.

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